770 GIORNI DI INFERNO: DALLA PARALISI DEL PIEDE ALLO STRIKEOUT LOOKING, IL PIZZA E’ TORNATO SUL MONTE

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15/04/2017: l’attimo dell’infortunio

Sono passati poco più di due anni da quel 15 Aprile 2017, un giorno che difficilmente Andrea Pizzarotti, compagni di squadra e non solo potranno scordare. Il pitcher salese, era in campo per il doppio match di campionato di Serie A2 contro l’Oltretorrente, sul campo “Nino Cavalli” di Parma, quando si trovò a dover difendere un bunt tra monte e prima base: una giocata come tante, provata e riprovata, effettuata mille e mille volte. Questa volta non andò bene, il ginocchio sinistro si piegò in modo anomalo e Pizzarotti cadde a terra urlando dal dolore. Poco dopo l’atleta salese fu trasportato al vicino Ospedale per accertamenti e da li a poche ore la sentenza: rottura legamento crociato anteriore, collaterale esterno e del tendine del bicipite femorale, lesione del nervo SPE (quello che fa alzare il piede per intenderci) e conseguente paralisi del piede sinistro.
Da questo istante in poi una serie di visite, fisioterapie ed interventi, ma il “Pizza” è una persona tenace, che lotta, nello sport è un osso duro, ma qui ci sono cose che vanno oltre al tornare a giocare, c’è una vita davanti, bisogna tornare a camminare, a lavorare e ci vuole tanta costanza a sottoporsi almeno 3 volte a settimana, ogni settimana da maggio 2017 a marzo 2019 a fisioterapia specifica per riattivare il piede e tornare a camminare.
E’ quasi Natale 2017, precisamente il 22 Dicembre 2017 quando lo staff ortopedico della clinica Città di Parma decide che ora del primo intervento: osteotomia tibiale valgizzante, in soldoni una rottura controllata della tibia (e relativo fissaggio con una placca) per raddrizzare l’asse del ginocchio che si era spostata con il tempo. Ma in realtà è uno degli step, un intervento preparatorio per una ricostruzione dei legamenti del ginocchio che avverrà in futuro.
Siamo al 22 gennaio 2018, Pizzarotti riprendere la fisioterapia, dopo aver fatto un mese d’immobilità ed a inizio Marzo i primi accenni di riattivazione del piede. E’ un buon segnale, il primo buon segnale da quel 15 Aprile 2017: è passato quasi un anno. Il tam tam di ginnastica e rinforzo è serrato, dal 22 gennaio a fine settembre 2018 il lanciatore ha continuato la terapia, prima per recuperare dall’operazione poi come preparazione al secondo intervento avvenuto ad Ottobre: ricostruzione dei legamenti e rimozione della placca inserita l’anno prima. Intervento riuscito perfettamente, come il precedente, effettuato dal Dr. Ampollini ed il suo staff.
Si chiude un altro anno per il nostro Pizza, questo interamente senza baseball, ma a Gennaio 2019 la svolta: arriva il via libera per iniziare a correre, fare esercizi in autonomia e riprendere in mano guantone, pallina e fare i primi lanci. Il Pizza torna in squadra, squadra a dire la verità che non hai mai mollato, da vera bandiera l’ha sempre seguita e sostenuta grazie anche al fondamentale supporto della moglie, della famiglia e degli amici che gli sono stati vicini in tutto questo vero e proprio calvario. E’ un’emozione grande, strana, gioia, paura, speranze: la fisioterapia continua, perchè il lavoro deve essere curato nei minimi dettagli e la fine lavori arriva a fine marzo, dopo 22 mesi di sudore.

25/05/2019. sul monte di Firenze

Arrivamo a Sabato 25 Maggio 2019, settecentosettanta giorni dopo l’infortunio:  Fiorentina-Sala è ferma su 2-2 a fine quinto inning, il partente Zambelli ha fatto un buon lavoro ma il manager Chiuri decide che per quel giorno aveva fatto abbastanza lanci e si gira verso Pizzarotti e gli fa: la prossima è tua. Ci siamo, ci siamo, con la commozione nascosta sotto la sua barba rossa il pitcher sale sul monte dopo che i suoi compagni di squadra avevano segnato 3 punti, quasi come a dirgli… vai Pizza… vai tranquillo! Biffoli, lead off dell’inning, arriva salvo in prima su errore di  lancio del terza base ed avanza in terza mentre Colaianni viene eliminato in prima. Sale la tensione, Sciacca guadagna la base per ball e Wittig trova il singolo a sinistra portando a casa un punto mentre il secondo punto entrerà su errore di tiro della difesa: è la scossa che riattiva il Pizza, fa battere al volo Martin Perez e lascia al piatto Mandolini. L’inning seguente Pizzarotti resta sul monte, concentrato, K e due battute facilmente giocate dalla difesa: la partita del Pizza si chiude qui, al suo posto Tortini che metterà in cassaforte la W di Zambelli, ma nel dugout scoppia la lacrima della tensione che cala e fa tornare un grande atleta, una grande persona che tutti i giovani atleti salesi dovrebbero avere come esempio per tenacia, correttezza sul campo e fuori e attaccamento alla maglia. BENTORNATO PIZZA!