La cronaca della finale degli U12

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Triangolare per definire la squadra vincitrice della coppa Emilia 2022 9/10/2022

Conclusi i tre concentramenti di zona, le squadre che si contenderanno la coppa Emilia sono le seguenti:

  • Squadra vincente della macroarea Ovest: Sala Baganza Baseball
  • Squadra vincente della macroarea Centro: Tozzona ASD Baseball (Imola)
  • Squadra vincente della macroarea Est: ASD Torre Pedrera Falcons

Tre squadre, due partite a testa disputate in un torneo all’Italiana, una sola coppa. Vi sono tutti i requisiti per una domenica all’insegna del baseball e delle forti emozioni.

 

Il sorteggio stabilisce che gli incontri verranno disputati nell’impianto sportivo del Tozzona a Imola. La nostra squadra, essendo quella con più chilometri da percorrere per raggiungere il concentramento, avrà il vantaggio di non giocare la prima partita del mattino ma disputerà la seconda partita contro la perdente di gara uno e la terza partita contro la vincente nel pomeriggio.

Per l’occasione, la società del Sala, mette a disposizione un autobus per raggruppare i propri atleti. Questa può sembrare una banalità, ma non lo è! Infatti, l’autobus riesce a compattare e consolidare anche un gruppo già coeso come quello della nostra Under12 e in più fa sentire i nostri giovani atleti come dei professionisti che meritano il pullman per le trasferte importanti. Partenza alle 8.30. Alle 8.30 spaccate il pullman parte da Sala Baganza. Inutile dire che ai ragazzi spetta la parte finale del pullman!

 

Arrivo al centro sportivo di Imola alle 10.30. Il complesso sportivo è ben tenuto e molto organizzato, il tempo sembra stabile anche se la luce fatica a filtrare oltre le nuvole fitte. L’unico elemento che stona e si distacca dal contesto ordinato è il campo in cui si disputeranno le partite. Quest’ultimo è stato ricavato da un campo di serie A, debitamente accorciato ma con regole di campo che penalizzano il buon baseball. Altra avversità legata al campo è l’inversione terra rossa-erba. Gli esterni dovranno combattere contro la siccità della terra rossa mentre gli interni saranno confinati all’interno di una verde prateria; enormi cambiamenti per un giocatore di baseball. Per la finale di coppa Emilia ci saremmo meritati un campo regolare ma questi sono particolari da adulti, ai ragazzi basta riunirsi assieme ai propri Amici.

 

La prima gara della giornata si conclude con la vittoria del Torre Pedrera e contemporaneamente determina la prima sfidante della nostra under: gara due Sala Baganza Vs Imola. Senza ombra di dubbio, la parte più complicata e straziante che i ragazzi hanno dovuto affrontare è stata l’attesa del termine della prima partita. A questa età non si è in grado di addomesticare l’energia ed il baseball che scorre nel proprio corpo, tanto è che, una volta indossata la divisa, si desidera solo giocare e divertirsi! Trascorsi i primi 10 minuti in tranquillità, cercando di carpire le tattiche avversarie, i ragazzi, impugnando guantone e pallina, iniziano a dar sfogo alla propria vena artistica, ignorando senza timore il consiglio degli allenatori di attenersi alla scaletta concordata.

Verso le 12.00 la squadra si appropria del dugout di terza e subito dopo inizia il riscaldamento. Come da programma la partita inizia alle ore 13.00 ed i nostri ragazzi sono roventi! Lanciatore partente Davide Z. I suoi occhi raccontano la determinazione che ha intenzione di sfoderare per l’occasione, senza indugio chiude i primi tre inning lasciando la squadra avversaria a secco di punti. Chiude gli inning che gli vengono assegnati senza neanche lambire il limite massimo di 60 lanci a disposizione per ogni lanciatore. L’Imola fatica entrare in partita e quando riesce a colpire la palla viene subito arginata da un’ottima difesa. Da citare lo stop di costole di Sadaru che prende alla lettera il mantra “la palla non deve passare, fermiamola ad ogni costo!” (attenzione a non confondere costo con costole) e l’eliminato a casa base grazie alla precisa assistenza di Michele dall’esterno centro. Nel box di battuta anche gli atleti del Sala non risultano sciolti e spavaldi come il solito ma grazie all’attenzione sulle basi coadiuvata da qualche errore della difesa avversaria, riescono a segnare sei punti in tre inning. Punteggio 6-0, parte bassa del 4° inning. Sale sul monte di lancio Sadaru come rilevo di Davide. In un primo momento fatica a trovare l’area di strike ma è necessario tenere duro e continuare a provare, soprattutto in un triangolare come questo in cui preservare più lanciatori possibili per la partita successiva è fondamentale. La difesa si chiuderà con un solo punto subito, 6-1. L’attacco Salese fatica a segnare un punto lasciando sulle basi 3 corridori. È il momento di mischiare la formazione. Entrano in campo Simone, Lorenzo, Marco P. e Stefano, i quali, senza indugio, brandiscono la mazza vogliosi di sfogarsi contro la pallina, e così sarà. Chiuderanno i due inning rimanenti con almeno una valida a testa. Finalmente assistiamo al rientro in diamante, per la prima volta dopo l’infortunio, di Stefano, che, contro ogni previsione, rimuove gli ultimi ricordi dolorosi per lasciare spazio a nuove emozioni gioiose. Nessun timore, quello che è stato è stato, ora voglio giocare e divertirmi!

La partita terminerà con la vittoria del Sala 10-1 e la garanzia di poter giungere alla terza gara avendo utilizzato solamente due lanciatori!

Terza gara della giornata, Torre Pedrera Vs Sala Baganza, ora di inizio 16.00. Il Sala, in quanto ospite, parte in attacco e travolge la difesa avversaria a suon di randellate. Come una valanga che non lascia tempo ai propri avversari di organizzare una contromossa invade ogni cuscino e, valida dopo valida, si accaparra i quattro punti a disposizione. Ottima la prestazione di Riccardo nel box di battuta, riesce ad indirizzare la palla in punti che la difesa non ha modo di raggiungere. Per la prima difesa sale sul monte di lancio Francesco. Anche in questa occasione conferma la sua abilità nel ruolo di lanciatore ottenendo un altissima percentuale di strike lanciati accompagnati da un particolare virtuosismo per “canale” intere ed esterne.

Per chi non fosse solito a questo tecnicismo, con “canale” si fa solitamente riferimento ad una zona simile ad un limbo in cui la palla sfiora il perimetro dell’area dello strike, per questo motivo il battitore è indeciso se girare o meno la mazza. La responsabilità del giudizio spetta esclusivamente all’arbitro.

Difesa chiusa senza errori 0-4.
Il secondo inning risulterà essere la copia esatta del precedente inning, 0-8. Quattro punti venuti a casa grazie alla vigorosa battuta di Francesco che raggiunge diretta la rete. In un primo momento il pubblico e l’arbitro sono convinti che sia fuoricampo diretto, ma dopo il confronto con gli allenatori della squadra avversaria si decide di assegnare 2 sole basi come definito dalle regole di campo. Non sapremo mai se la palla abbia attraversato la rete oppure l’abbia scavalcata ma la cosa importante è l’aver segnato tre punti! Il quarto verrà a casa grazie alla bella valida di Emanuele. Il terzo inning si apre con un solo punto segnato e alcuni uomini lasciati sulle basi. La parte alta, invece, vedrà il primo punto segnato dalla squadra avversaria a causa di una base ball concessa, seguita poi da una leggera disattenzione della difesa che perde il controllo della palla (per un momento sembra animata!). Fa parte del gioco, 1-9.


Il quarto inning è un inning cruciale per entrambe le squadre, alle quali spetta la sostituzione del lanciatore partenete. Dato il buon vantaggio guadagnato il Sala inizia gradualmente ad allentare la presa sull’avversario, pensando inconsciamente di avere la partita già in tasca. Il gioco del baseball per questo aspetto è tremendo, occorre continuare a guardarlo dritto negli occhi senza mai abbassare la guardia, cercando di prevedere ogni sua mossa. L’unico modo per riuscirvi è quello di rimanere in partita come se il risultato fosse 0-0, altrimenti, prima o poi, si rischia di rimanere scottati dalla troppa confidenza (se qualcuno di voi trovasse la soluzione per non abbassare la guardia in queste situazioni mi piacerebbe imparare da lui). Comunque, il Sala chiuderà l’inning senza la conquista di alcun punto. Primo rilievo della partita Edoardo, la basi ball concesse sono due ma le mazze del Torre Pedrera iniziano a rintoccare. 3-9.
Il Sala Baganza inizia il quinto inning con lo scopo di lavorare per un punto ma esso sembra non volere arrivare. Le due formazioni si scambieranno di posizione con il punteggio congelato. L’attacco dei mansueti Falcons sembra acquistare sempre più fiducia e autostima portando il risultato sul 5-9. Sesto ed ultimo inning, i nostri ragazzi hanno la possibilità di chiudere la partita ma occorre segnare almeno un misero punticino. Misero non tanto, infatti, anche se riusciamo a colpire bene la palla, essa viene prontamente ammaestrata della ottima interbase avversaria. Protagonista in due azioni, elimina senza compassione i nostri ragazzi arrivati in base, portando la temperatura del punteggio a valori sempre più bassi. Nel frattempo, sul campo il sole tramonta ed anche la temperatura atmosferica ne risente. Nessun punto segnato. Ora bisogna difendere l’avanzata nemica. Edoardo ormai prossimo al limite di lanci non riesce a chiudere l’ultimo inning tant’è che gli allenatori si trovano a doverlo sostituire. Buona la sua prestazione ma essendo una finale, anche gli avversari sono forti e competitivi. Secondo rilievo per il sala Tommaso. Sale sul monte di lancio in una condizione non agiata, anzi: uomo in prima, uomo in seconda zero out e due punti già subiti nell’inning. Con due battute ben piazzate, gli avversari riescono in pochi lanci a guadagnarsi i due punti rimanenti.

 

Fine sesto 9-9, situazione di stallo! Si va al Tie-break in cui il regolamento prevede di iniziare l’inning con uomo in prima, uomo in seconda e zero out.

Messi alle strette occorre tirare fuori tutta la grinta rimasta in corpo, il salto da fare è doppio perché ora non bisogna solo recuperare la determinazione iniziale ma occorre anche scavalcare quella avversaria!

Settimo inning, primo extra-inning. Un lancio pazzo del lanciatore avversario consente ai nostri di avanzare di una base ma solo grazie alla valida di Marco Z. riusciranno a concretizzare i due punti serviti. Altri lanci pazzi accompagneranno l’inning fino al suo epilogo segnato dalla valida di Davide. La speranza si riaccende per i nostri in vantaggio 9-13. Durante la difesa la percentuale di strike lanciati da Tommaso sfiora la perfezione ma purtroppo non è sufficiente. I Falcons trasportati dalla scia salese non si arrendono e, impugnando la mazza, iniziano a colpire una valida dietro l’altra. Anche loro riusciranno a segnare quattro punti, 13-13. Tommaso scende in dugout con i nervi a fior di pelle, ha la fronte corrucciata e gli occhi lucidi, si sente responsabile di non essere riuscito a chiudere la partita. Nel baseball il ruolo di lanciatore è il più difficile perché sul monte si è soli e spesso si tende a dimenticare di avere il supporto della squadra pronta a guardarti le spalle. Passato il momento di delusione bisogna riprendere il focus sull’obbiettivo: provare a vincere!

Ottavo Inning, secondo extra-inning. Solito lancio pazzo del lanciatore avversario ma questa volta il doppio punto viene a casa grazie al fuori campo di Tommaso che abbandona l’amarezza all’inning precedente per farsi invadere da un energia positiva incontrollata. Anche in questo caso verranno assegnate due basi. Il Sala cavalca l’onda e grazie alle due valide di Francesco e Sadaru riesce a cogliere quattro punti, 13-17. Data l’oscurità l’arbitro decreta che questo sarà l’ultimo inning giocabile, in caso di pareggio si rimanderebbe la partita a data da definirsi. Pensiero condivisibile e giusto, prima di tutto bisogna salvaguardare la sicurezza dei giocatori. Quindi, ultimo attacco Dei Falcons.
Sale in pedana, per la terza volta lungo tutto l’anno, Michele. Nessun allenamento da lanciatore per lui ma è uno dei pochi lanciatori rimasti. Gli viene chiesto di tirare al meglio delle sue possibilità senza nessuna pretesa da parte degli allenatori. Esuberante e spavaldo, come quando riceve, sale in regia senza paura, pronto ad affrontare un battitore alla volta. Primo battitore out al piatto. Dopo di che, due lanci piuttosto alti mettono a dura prova l’inesperto catcher Edoardo e il risultato si porta sul 15-17. Secondo battitore out al piatto, ne manca uno e ci sono da difendere i due punti di vantaggio. Strike. Strike. Terzo lancio. Il battitore del Torre Pedrera difende il conteggio battendo un rolling sul terza base Davide. Tutti trattengono il respiro e si arrestano guardando Davide prima cogliere la pallina da terra e poi lanciarla verso la prima base. Il lancio è preciso. Tommaso riceve l’assistenza prima dell’arrivo del battitore. I tifo esplode! Partita vinta 15-17 dopo due ore e mezza.


I ragazzi si radunano tutti intorno al monte di lancio, si abbracciano, si strattonano, sprigionano felicità da tutti i pori per poi gettarsi a terra non riuscendo a gestire l’emozione del momento. Il tifo sugli spalti non è da meno, un fragore di “se” invade il campo rendendo l’aria elettrica appagando i giocatori degli sforzi elargiti con tanto impegno. Mi permetto di intervenire per ringraziare il calore irradiato dalla numerosa tifoseria presente. Capace di trasmettere grinta ai ragazzi mantenendo sempre un devoto rispetto per gli avversari e per il campo.

La luce stava per passare il testimone alla notte,
La temperatura iniziava a rinfrescare l’ambiente e le persone
Ma in quel momento la pella d’oca apparsa sulle braccia non era dovuta al freddo!

Grazie ad Edoardo “Bosco” Graiani

PS: e come ciliegina sulla torta è arrivata la convocazione per Davide Zibana al raduno per la nazionale … che dire … complimentissimi!!!!